Alimentazione e Sarcopenia: come recuperare massa muscolare?

Lo studio del tessuto muscolare in tutte le sue sfaccettature anatomiche, metaboliche, biochimiche e funzionali è un argomento al centro, da quasi ormai 30 anni, di intensi dibattiti scientifici.

Grande enfasi, per l’incidenza nella popolazione adulta e per le purtroppo gravi ripercussioni sulla qualità di vita, è stata data alla Sarcopenia, ossia ad una sindrome generalmente età correlata, seppur non unicamente dipendente dall’invecchiamento, caratterizzata da una progressiva perdita di MASSA e FORZA muscolare.

I massimi esperti del settore si sono più volte riuniti per identificare dei criteri utili alla diagnosi, per chiarire i meccanismi responsabili di questo spiacevole evento e soprattutto per identificare un percorso riabilitativo utile a prevenire e successivamente recuperare la massa muscolare persa.

Al contrario di quanto si possa apparentemente pensare, un rapido intervento riabilitativo è di fondamentale importanza per controllare le spiacevoli conseguenze di questa condizione.

Il protrarsi nel tempo di una condizione sarcopenica, infatti, potrebbe contribuire:

  • Alla perdita delle normali capacità muscolari;
  • Alla comparsa di sintomi ricorrenti come stanchezza, astenia e affaticamento;
  • Alla contestuale insorgenza di osteoporosi e disturbi metabolici;
  • Alla progressiva perdita di autonomia anche nei semplici gesti quotidiani.

L’importanza dell’alimentazione nel recupero della massa muscolare

Come per gran parte delle patologie cronico-degenerative, la dieta gioca un ruolo di assoluto rilievo nella prevenzione del declino muscolare e soprattutto nel recupero della massa muscolare persa.

Diversi studi concordano nel ritenere la dieta e l’esercizio fisico i cardini su cui impostare le fasi di recupero muscolare, sostenuti da un’adeguata integrazione nutrizionale.

Entrando un po’ più nel dettaglio, l’alimentazione dovrebbe:

  • Assicurare l’adeguato apporto proteico, non inferiore a 1,1 – 1,3 g per Kg di peso corporeo, optando pertanto per proteine ad alto valore biologico, in grado di nutrire selettivamente il tessuto muscolare.

Pertanto semaforo verde per carni bianche magre, pesce magro, albume d’uovo e yogurt greco i cui profili aminoacidici si adattano perfettamente alle esigenze muscolari.

Per soddisfare agevolmente questo punto, soprattutto nei soggetti più anziani con problematiche masticatorie o digestive o nei pazienti con più alti fabbisogni proteici, è riconosciuta unanimemente l’utilità di alimenti a fini medici speciali destinati proprio al recupero della massa muscolare, come quelli a base di proteine del siero del latte;

  • Garantire l’adeguato intake calorico, ed il corretto approvvigionamento di carboidrati, , preferibilmente a basso indice glicemico, come cereali integrali e legumi secchi così da supportare le capacità energetiche del muscolo;
  • Fornire vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B9 e la Vitamina B12, preziose nel garantire la corretta sintesi proteica cellulare;
  • Apportare un contenuto equilibrato di minerali come il magnesio, il potassio, il calcio ed il ferro, preziosi nel salvaguardare l’integrità metabolica muscolare;
  • Controllare lo stato infiammatorio, attraverso l’adeguata assunzione di acidi grassi polinsaturi della serie omega 3 e monoinsaturi come quelli presenti nell’olio extravergine di oliva;
  • Fornire un importante carico di antiossidanti, particolarmente prezioso nel proteggere i mitocondri muscolari dall’invecchiamento strutturale e funzionale. In quest’ottica potrebbe essere utile il consumo di tè verde, frutta giallo-arancio, bacche di colore rosso-viola e cioccolato fondente, i cui bioflavonoidi, rappresenterebbero un vero e proprio scudo muscolare.

Rimane tuttavia fondamentale la supervisione di un professionista della nutrizione, per formulare il piano alimentare più adatto alla luce delle esigenze cliniche e delle richieste muscolari.

I risultati delle corrette scelte alimentari


Numerosi studi dimostrano come le adeguate scelte nutrizionali, soprattutto se associate ad un’attività fisico-motoria attenta e soprattutto calibrata alle capacità atletiche del paziente, possano ripercuotersi efficacemente sulla salute del paziente affetto da Sarcopenia.

Incremento della massa magra, incremento della massa muscolare, miglioramento complessivo dello stato di idratazione, miglioramento della forza e della performance muscolare sono solo alcuni dei rapidi benefici indotti dall’iter riabilitativo.

Tutto ciò, risulterebbe inevitabilmente propedeutico al miglioramento della qualità di vita.

Bibliografia

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